Quali sono le differenze tra infermiere e Oss

oss e infermiere

Oss e infermiere sono due figure professionali che spesso vengono sovrapposte. Il primo è un operatore socio sanitario che soddisfa i bisogni primari delle persone, l’infermiere invece è una figura più qualificata che che in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale. L’abitudine a vederli associati, la narrazione della pandemia e i mass media hanno contribuito ad accrescere, nell’immaginario collettivo, l’idea che siano figure professionali identiche. In realtà invece sono due mestieri diversi con responsabilità completamente differenti, sia in campo di autonomia sia in termini di competenza in ospedale. Ecco nel dettaglio quali sono le similitudini e le differenze tra queste due figure professionali dell’ambito sanitario.

Chi è l’operatore socio-sanitario e cosa fa

Per OSS si intende un operatore socio sanitario qualificato che ha conseguito un diploma al termine di un determinato percorso formativo. L’Oss svolge attività quotidiane a supporto dei bisogni primari delle persone non autosufficienti. Questa figura professionale è stata è stata istituita nel 2001 e a distanza di vent’anni viene confusa con altre figure professionali più specializzata. La prima precisazione da fare è che un OSS non è un medico e né un infermiere: non si diventa Oss attraverso un percorso accademico ma attraverso un corso formativo specifico che rilascia un attestato spendibile in tutta l’Unione Europea.

L’OSS, non essendo un infermiere, è un operatore sanitario che ha il solo compito di assistere e supportare il paziente in una serie di attività connesse al benessere socio-sanitario. L’Oss è un figura professionale nata nel il 22 febbraio 2001: secondo questo accordo, l’operatore socio-sanitario deve svolge un’attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona e favorire il benessere e l’autonomia della persona. Istituito nel 2001, è diventata Legge 1/2002 “Emergenza infermieristica”: l’Oss è una figura di supporto all’operatore socio-sanitario. La Conferenza Stato/Regione del 16/01/2003 ha stabilito che l’operatore socio sanitario che ha conseguito un percorso di formazione complementare di assistenza sanitaria di 300 ore (di cui almeno 150 di tirocinio) può collaborare con l’infermiere e con l’ostetrica e svolgere alcune attività assistenziali (di comune accordo con la responsabile).

Le are di intervento dell’Oss sono essenzialmente tre:

  • assistenza diretta alla persona ed al suo ambiente di vita
  • intervento igienico e sanitario e di carattere sociale
  • supporto gestionale, organizzativo e formativo

Quali sono le attività quotidiane dell’Oss

L’Oss è una figura professionale del Sistema Sanitario Italiano perché opera in autonomia e fornisce assistenza alle persone non autosufficienti. Un ruolo determinante volto a supportare il degente in tutte le attività di vita quotidiana, a partire dall’igiene personale. Le persone non autosufficienti spesso non sono in grado di curare la propria igiene e necessitano di una persona che se ne prenda cura. Inoltre, l’Oss deve prendersi cura anche dell’ambiente circostante e tenere pulita la stanza o il luogo in cui c’è il degente. Oltre a questo, l’Oss può svolgere altre attività solo sotto la supervisione dell’infermiere (o dell’ostetrica).

Attività dell’Oss:

  • somministrazione per via naturale della terapia prescritta
  • terapia intramuscolare o sottocutanea (su indicazione dell’infermiere)
  • medicazioni semplici ed eventuali bendaggi
  • impacchi medicali e frizioni, bagni terapeutici
  • rilevazione ed annotazione PV(FC, FR, e TC)
  • cura, lavaggio e preparazione materiale per la sterilizzazioni
  • pulizia, disinfezione e sterilizzazione apparecchiature sanitarie e dispositivi medici
  • respirazione artificiale e massaggio cardiaco esterno
  • raccolta e stoccaggio rifiuti indifferenziati
  • trasporto materiale biologico
  • somministrazione dei pasti e delle diete
  • sorveglianza fleboclisi sotto la supervisione infermieristica e clisteri

differenze tra oss e infermiere

Cosa fa l’infermiere a domicilio e in sala operatoria

L’infermiere si differenzia dall’Oss perché è una figura professionale laureata presso un’università e appartiene a un albo professionale. La definizione del Decreto Ministeriale del 14 settembre 1994 n.739 art 1, comma 1 è chiara: l’infermiere è l’operatore sanitario in possesso del diploma universitario e dell’iscrizione all’albo professionale. Inoltre, l’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica. La legge del 26 febbraio 1999, n.42 ha abolito il mansionario: questo certifica il passaggio da professione ausiliaria a professione autonoma.

L’infermiere è sempre responsabile dell’assistenza infermieristica e ha il compito di gestire e finalizzare gli interventi a supporto del degente. In alcuni casi, l’infermiere può affidarsi al personale di supporto (come gli operatori socio-sanitari). L’infermiere è responsabile, dal punto di vita giuridico, delle attività svolte e delle decisioni prese in merito di attribuzioni e deleghe. Qualsiasi errore di un Oss o una mancata supervisione di alcune attività ha ripercussioni giuridiche solamente sullo status dell’infermiere. L’infermiere quindi ha il compito di assegnare all’OSS solo attività con bassa discrezionalità decisoria e a basso rischio per l’assistito.

Attività principali dell’infermiere:

  • assistere i pazienti feriti, malati, in convalescenza o disabili
  • somministrare le cure prescritte dai medici e dai chirurghi
  • monitorare lo stato di salute del paziente e l’andamento delle cure
  • valutare i bisogni fisici, psicologici e sociali di ciascun paziente
  • pianificare gli interventi di assistenza infermieristica in base alle esigenze rilevate
  • raccogliere eventuali campioni per le analisi mediche
  • informare il paziente sul corretto mantenimento delle terapie
  • coordinare i rapporti fra tra dottore, paziente e i familiari
  • garantire sostegno psicologico alle persone in cura e ai loro familiari
  • assegnare e delegare il lavoro al personale ausiliario di supporto (come gli Oss)

La differenza di stipendio tra Oss e infermiere

A differenza dell’Oss, l’infermiere ha più possibilità di fare carriera di specializzarsi in diversi ambiti della medicina clinica seconda delle competenze e delle inclinazioni personali: le specializzazioni infermieristiche includono ad esempio ortopedia, oncologia, pediatria, geriatria, ostetricia, psichiatria. In alternativa, può decidere di approfondire le proprie competenze in determinati settori (e diventare, per esempio, infermiere anestesista o infermiere strumentista) o scegliere di specializzarsi nell’assistenza infermieristica a domicilio.

Nel settore pubblico, stando all’ultimo CCNL firmato dalle parti (qui trovate un riassunto prodotto dalla CGL), rientrando nella categoria B, l’operatore socio-sanitario dovrebbe percepire nel settore pubblico un reddito mensile di 1479 euro. Più o meno la stessa la soglia che dovrebbe percepire nel privato (1479 euro), anche se qui i vincoli sono minori (ci sono Oss che guadagnano 900 euro e Oss che guadagnano 1900). Gli infermieri, in linea di massima, guadagnano una cifra simile. La retribuzione in questi casi può variare soltanto in rapporto all’anzianità o alle ore di straordinario.

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