Minerali nel sangue: quali sono, a cosa servono e quali parametri devono rispettare

Sali minerali nel sangue

Sodio, potassio, calcio, ferro e magnesio sono i principali minerali che possono essere analizzati attraverso un prelievo del sangue.

Ma ce ne sono anche altri che possono fornire preziose indicazioni sulle funzionalità metaboliche del nostro organismo, rilevando carenze o eccessi nella dieta, l’insorgenza di patologie a carico degli organi interni o squilibri nei processi trasformativi. Ecco allora quali sono i principali elettroliti e a cosa serve misurarne i livelli.

Sodio

La sodiemia o natriemia corretta è contenuta tra 135 e 145 mmol/L.

Tra i minerali disciolti nel sangue, il sodio assolve alla funzione di distribuire l’acqua ai tessuti, mantenere la pressione osmotica tra le cellule, intervenendo anche nell’efficienza di muscoli e nervi.

In caso di iponatriemia, o sodio basso, si può incorrere in ipotensione, affaticamento, mal di testa, convulsioni e, nei casi più gravi, coma e morte, ma nella società occidentale, in cui l’assunzione di sale attraverso i cibi è persino eccessiva, è più facile soffrire di ipernatriemia, ossia concentrazioni di sodio troppo alte. Queste possono portare a malattie del fegato, insufficienza cardiaca, trombosi, etc.

Calcio

I valori normali di calcemia, ossia il livello di calcio nel sangue, è compreso tra 9 e gli 11 g/ml. Il minerale assolve a diverse funzioni fisiologiche, partecipando alla contrazione dei muscoli, alla coagulazione del sangue e al nutrimento delle ossa.

Il suo livello è regolato dagli ormoni prodotti dalle paratiroidi, che si attivano quando è necessario aumentare la quantità di calcio nell’organismo, specie durante la digestione o in concomitanza della demolizione del tessuto osseo.

La mancanza o l’eccessiva presenza di calcio nel sangue può indurre a svariati problemi di salute, come debolezza, crampi o spasmi muscolari, insufficienza renale, o all’insorgenza di patologie a carico del cuore, ipertensione, encefalopatia ischemica neonatale.

Ferro

Tra i minerali da tenere sotto stretta osservazione per la valutazione dello stato di salute di una persona, il ferro ha un ruolo di spicco.

I valori normali nel sangue variano a seconda del genere, dell’età e delle condizioni generali dell’individuo: per gli uomini devono essere compresi tra 80 e 170 mg/dl, per le donne tra i 60 e i 140 mg/dl, per gli anziani tra i 40 e gli 80 mg/dl. Gli sportivi e le donne in gravidanza possono presentare variazioni sensibili rispetto alla norma.

Ogni giorno il nostro organismo ha bisogno di piccole quantità di ferro per il trasporto dell’ossigeno nel sangue, essendo un costituente principale dell’emoglobina, per la composizione di enzimi metabolici, per la sintesi dell’ATP, per la formazione degli ormoni e così via.

Una carenza di ferro, che non può essere escreto dal nostro organismo, può portare a casi anche gravi di anemia sideropenica, mentre l’eccesso porta disfunzioni dell’apparato gastrointestinale, cardiovascolare e del sistema nervoso centrale.

Potassio

La concentrazione ottimale di questo minerale oscilla tra i 3 e i 5 mEq/l.

Fondamentalmente il potassio è necessario per i tessuti nervosi e muscolari, per mantenere attiva ed efficienta l’eccitabilità.

L’insufficienza di potassio lieve o moderata è presente spesso in chi non mangia frutta e verdura, i principali veicoli di questi minerali per il nostro organismo. Se non integrato, la sua mancanza porta a ipertensione, aritmie cardiache, debolezza muscolare.

L’iperkaliemia invece si riscontra in caso di insufficienza renale o dell’apparato urinario, iperglicemia e diabete mellito, anemia falciforme, traumi e trombosi.

Magnesio

Per quanto riguarda il magnesio, le sue concentrazioni fisiologiche nel sangue sono comprese tra 0,75 e 0,95 mmol/l.

Il magnesio è uno dei minerali che maggiormente intervengono nei processi enzimatici, rendendo questo elemento un nutriente di fondamentale importanza per molte funzioni corporee. È anche un regolatore della funzione cardiaca, pertanto una sua penuria può portare a complicazioni del sistema cardiovascolare.

Più diffusamente, la mancanza di magnesio si traduce in un’ampia varietà di problemi tra cui ipertensione, diabete, sindrome premestruale, aumentato rischio di infarto del miocardio.

Di contro, l’assunzione di dosi eccessive di magnesio causa diarrea, nausea, adabbassamenti della pressione, complicazioni intestinali, debolezza muscolare e difficoltà respiratorie.

Fai un check up dei minerali nel sangue

La valutazione degli elettroliti e il controllo dei valori dei minerali nel sangue permette di monitorare attentamente lo stato di salute.

Per questo con un semplice prelievo è possibile avere una panoramica accurata degli equilibri del nostro organismo.

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