Ecocolordoppler: che cos’è, a cosa serve e perché farlo a domicilio

Ecocolordoppler

L’ecocolordoppler è un esame di diagnostica per immagini che viene utilizzato principalmente per determinare la grandezza, la funzionalità, la salute del cuore, delle valvole cardiache e dei principali vasi sanguigni dell’organismo.

L’esame, del tutto indolore e non invasivo, valuta la capacità di pompaggio del sangue del muscolo miocardico, individuando eventuali anomalie del flusso sanguigno venoso e arterioso che passa nelle quattro cavità di cui è composto, atri e ventricoli, o all’interno delle vene e delle arterie.

Cos’è l’ecocolordoppler

Immagini ecocolordoppler

L’ecocolordoppler è una forma di ecografia vascolare che fornisce informazioni su pervietà e anatomia dei vasi sanguigni, combinando all’ecografia standard il cosiddetto effetto Doppler (o eco-Doppler), che genera un grafico in base al ritorno delle onde sonore a ultrasuoni inviate sul flusso sanguigno all’interno dei vasi.

Grazie all’aggiunta di colori alle immagini ecografiche, solitamente rosso e blu, è possibile individuare la velocità e la direzione del flusso, potendo così studiare grandi aree di circolo e facilitando l’individuazione di anomalie che dovranno poi essere interpretate dal cardiologo.

Il flusso che si allontana dalla sonda è colorato in blu, mentre quello che si avvicina è rappresentato dal rosso, secondo una scala di gradazione cromatica che mette in evidenza le velocità maggiori.

Un terzo colore, arbitrariamente scelto anche se per lo più si tratta del giallo o del verde, denota le aree dove si manifestano turbolenze o variazioni del flusso.

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A cosa serve l’ecocolordoppler

Il monitoraggio della velocità e della direzione del flusso all’interno del cuore e dei vasi sanguigni è di primaria importanza per la diagnosi precoce di malattie anche nel momento in cui il paziente non manifesti sintomi imputabili a un’anomalia del sistema cardiocircolatorio.

Restringimenti, ostruzioni, scarsa capacità di contrazione possono infatti essere individuati con anticipo prima che determinino situazioni critiche, sottoponendo il paziente alle giuste terapie farmacologiche o ospedaliere.

Tipologie di ecocolordoppler

A seconda della struttura che si vuole monitorare, l’ecocolordoppler venoso o arterioso può essere eseguito su:

  • Arti superiori: per lo studio delle caratteristiche morfologiche quali diametro, parete vascolare e rapporti con le altre strutture delle arterie del braccio e dell’avambraccio (ulnare, omerale o brachiale, ascellare, succlavia); per individuare placche, stenosi, occlusioni, aneurismi, infiammazioni, trombi, insufficienza arteriosa, pervietà dei vasi.
  • Arti inferiori: per lo studio delle caratteristiche morfologiche quali diametro, parete vascolare e rapporti con le altre strutture dell’arteria femorale e dei rami surali; per individuare placche, stenosi, occlusioni, aneurismi, trombi, insufficienza arteriosa, pervietà dei vasi.
  • Carotidi: per lo studio morfologico dei tronchi sovraortici e dei vasi epiaortici; per individuare eventuali placche, stenosi, occlusioni, aneurismi e trombi.
  • Cuore: per lo studio morfologico del muscolo miocardico in tutte le sue componenti, misurando le camere, la funzionalità delle valvole e i movimenti delle pareti cardiache.
  • Tiroide: per lo studio della vascolarizzazione della ghiandola e l’individuazione dei noduli.
  • Testicoli: per lo studio dei vasi sanguigni, soprattutto dell’eventuale dilatazione o varicocele che può portare a sterilità.

Come si effettua l’ecocolordoppler?

L’esame non richiede nessuna preparazione particolare, svolgendosi come una normale ecografia della durata di 20-30 minuti.

Il paziente viene fatto sdraiare in posizione confortevole e supina mentre il medico radiologo passa sulla regione interessata una sonda o transduttore impregnata di gel trasparente. Le immagini ricevute sono immediatamente trasmesse sul monitor e colorate dall’apparecchiatura che registra anche il suono prodotto dal flusso sanguigno e dalle valvole.

Per chi è indicato questo esame?

Persone con predisposizione familiare o con fattori di rischio alle malattie cardiovascolari dovrebbero sottoporsi all’ecocolordoppler intorno ai 50 anni. Sarò poi il medico, a seconda dei risultati ottenuti, a indicare la frequenza di ripetizione dell’esame.

L’ecocolordoppler è indicato anche per le persone lungamente allettate, che hanno già avuto problemi come trombi, embolie, occlusioni o che sono reduci da una lunga degenza postoperatoria.

Ecocolordoppler a domicilio

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