Infermiere a domicilio e cure domiciliari: chi ne ha diritto e quanto costano

infermiere a domicilio

Infermiere a domicilio e cure domiciliari, ai giorni nostri, sono argomenti di estrema attualità. Con la pandemia infatti, le cure a domicilio e la figura professionale dell’infermiere sono diventate di primaria importanza nella gestione delle acuzie e delle patologie. Oggi si può contare su professionista sanitari qualificati senza uscire dalla tranquillità del proprio ambiente familiare e casalingo. Il servizio infermieristico di For Life Emergenza può essere richiesto sia per interventi in domicilio abitativo, sia in strutture pubbliche come ospedali o cliniche private oppure comodamente in ufficio. L’intervento è svolto sempre con professionalità e attenzione affinché il benessere psicofisico del paziente sia sempre al primo posto. Il servizio infermieristico domiciliare può essere svolto in orari diurni o notturni o con copertura h 24 e rivolge a tutti quei pazienti di Roma e provincia affetti da patologie acute o croniche che hanno bisogno di un’assistenza ad ore, sporadica o continuativa.

Quali sono i compiti dell’infermiere a domicilio

Partiamo da un assunto indiscutibile e inderogabile: un infermiere a domicilio non è un badante o un uomo di compagnia. Stiamo parlando di un professionista sanitario che ha competenze mediche e che è in grado di gestire in autonomia medicine e farmaci. L’infermiere a domicilio segue terapie e controlla i parametri clinici del proprio assistito. L’infermiere  a domicilio, durante la pandemia, ha svolto ruoli essenziali nella cura delle patologie e ha contribuito al contenimento del contagio. Prima infatti era prassi recarsi all’ospedalo (o al pronto soccorso) anche per interventi sanitari di poco conto: adesso invece si sceglie l’ospedale solo in determinate casistiche. Spesso la sia figura viene confusa con quella del badante (o della badante) perché fra le sue mansioni c’è anche occuparsi e soddisfare i bisogni del proprio assistito.

Le mansioni tipiche dell’infermiere a domicilio sono:

  • somministrare i farmaci
  • controllare i parametri vitali
  • sostituire bendature e sterilizzare ferite
  • controllare la frequenza cardiaca e respiratoria del proprio assistito

infermiere a domicilio

Quando chiamare l’infermiere a domicilio

Oltre a queste attività continuative, l’infermiere a domicilio ha il compito di monitorare le alterazioni dei parametri vitali del soggetto che assume diverse medicine. Inoltre si prende in carico eventuali pratiche mediche come di massaggi, ginnastica passiva, controllo delle fratture ossee, pratica iniezioni e terapie endovenose come le flebo. In quanto responsabile sanitario, l’infermiere a domicilio ha il compito di raccogliere campioni organici come sangue e urina e per fare analisi e esami medici. Ad ogni modo, l’infermiere non sostituisce mai il medico e durante le visite di controllo, assume il ruolo di assistente. L’infermiere non scrive le ricette e non prescrive mai cure: è un professionista sanitario legato all’operatività e non alla strategia.

Non bisogna più pensare all’infermiere a domicilio come a una figura da chiamare soltanto quando ci sono pazienti che hanno problemi di salute molto gravi e sono impossibilitati a muoversi in autonomia. Ovviamente è spesso per questo motivo che sono richieste le sue competenze, ma ad oggi è diventata una figura professionali più poliedrica capace di assolvere compiti e funzioni differenti. La pandemia infatti ha portato alla chiusura di interi reparti ospedalieri: di conseguenza, la figura dell’infermiere a domicilio è diventata di primaria importanza.

Si è assistito infatti a stato un vero boom di richieste di questo professionista da parte di privati che, per scongiurare il rischio di contagio, si sono trovati ad affrontare problemi di salute di natura ordinaria come una flebo o la richiesta di un tampone a domicilio. Ci sono pazienti che hanno potuto seguire delle terapie ortopediche, in seguito a fratture ossee gravi, che una volta calcificate richiedevano diversi movimenti e esercizi di ripristino attività motorie che era impossibile da seguire da soli o senza una figura professionale adeguata e competente.

Quanto costano le cure domiciliari 

Naturalmente l’appeal dell’infermiere a domicilio è rimasto inalterato per i molti anziani che vivono da soli, i quali hanno bisogno di avere un’assistenza domiciliare per terapie motorie che nella maggior parte dei casi non sono in grado di eseguire in autonomia. Questo perché il loro quadro clinico è compromesso e non gli consente di spostarsi o di prendere i mezzi di trasporto. Per questa categoria di pazienti è necessario avere un professionista che intervenga a domicilio più volte a settimana e che si faccia carico di tutte le cure domiciliari.

Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce infermieri a domicilio alle persone non autosufficienti e/o in condizioni di particolare fragilità l’assistenza sanitaria a domicilio tramite la realtà del cosiddetto “C.A.D.” (Centro Assistenza Domiciliare). Questo ente eroga una serie di prestazioni sanitarie mediche, infermieristiche, di assistenza psicoterapica e psicologica, riabilitativa. Ciò è preceduto da una valutazione complessa del quadro generale che si articola così:

  • valutazione multidimensionale dei bisogni sotto il profilo clinico (bisogni sanitari), funzionale (bisogni di autonomia) e socio-familiare (bisogni relazionali, sociali ed economici)
  • redazione del Progetto di assistenza individuale (PAI) o di un Progetto riabilitativo individuale (PRI) che descrive prestazioni necessarie e modalità di esecuzione

Questo servizio, che include la fornitura di farmaci e di tutti i dispositivi necessari, può essere attivato direttamente  della propria unità sanitaria di competenza. Nel caso in cui non si riesca, esistono enti accreditati in grado di svolgere le relative necessità burocratiche. In tutti gli altri casi che non rientrano nelle condizioni previste dalla normativa sopra citata, il paziente dovrà provvedere in autonomia a contattare infermieri a domicilio.

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